venerdì 31 maggio 2013

Insieme, in una splendida giornata di sole!

Metti una bella casa in campagna.

 




Metti dei padroni di casa meravigliosi e molto ospitali.



Metti degli ospiti fantastici.


E metti anche i bambini liberi di correre e arrampicarsi sugli alberi!


...o che aiutano i grandi a portare in tavola le fave da mangiare con il pecorino.. sardo!

Metti una bella giornata di sole.... un banchetto da leccarsi i baffi,
ed ecco che insieme si sta davvero bene, anche se non tutti si conoscono



Metti poi.... che io, che non mi fregio certo del titolo di fotografa, ho cominciato a fare clic...clic, per ricordare con una cronaca di immagini ... una bellissima giornata passata insieme! 

"E meno male, almeno qualcuno ha documentato" hanno commentato i miei amici Annalisa e Raimondo, raffinatissimi padroni di casa.

Ciao
Mariassunta

venerdì 10 maggio 2013

Un'idea per le patate!

Non voglio occupare l'orto con le patate perchè è una coltura lunga. 
Allora ho pensato ad un'alternativa.
Avevo due vasi grandi vuoti...e quindi che aspettare? 

Ho comprato le patate da seme e le ho interrate nei vasi



Ho voluto sperimentare anche due modi diversi per coltivarle

In un vaso ho messo la terra



Nell'altro ho interrato le patate con alcuni rifiuti dell'orto, rami secchi e foglie, che si stanno trasformando in compost


Ho innaffiato e aspettato...


Ecco come si presentano ora i vasi. 
Ancora rincalzo e innaffio in attesa di raccogliere patate...

Vi terrò informati!
Ciao 
Mariassunta

mercoledì 8 maggio 2013

Iris, che passione!

Li ho messi dappertutto gli iris: in giardino, nell'orto e in balcone, così che quando fioriscono li posso ammirare in ogni angolo.








Anche se sono circa 200 le diverse specie di questa pianta, conosciuta anche come giaggiolo, io ne ho solo qualche specie. Alcune di esse non mi sono mai nate, ma altre resistono e mi danno davvero tanta soddisfazione. Adoravo però avere quelle più rustiche, che mi sono state regalate dalla mia vicina.



Quando vedo che comincia a fare capolino quel blu-violetto significa che la primavera è arrivata e che bisogna iniziare a lavorare nell'orto. Occorre seminare e progettare come dividere le parcelle.
Ma intanto mi godo questi fiori meravigliosi.

Qualche giorno fa una magnifica sorpresa...un iris giallo e blu è spuntato in vaso sul balcone.


Ciao

Mariassunta

lunedì 6 maggio 2013

Le api, amiche del nostro ecosistema stanno scomparendo! E l'Europa corre ai ripari

"Ce l'abbiamo fatta", è stato il grido esultante di apicoltori e ambientalisti europei alla notizia che la maggioranza degli Stati membri dell'Unione europea sosterrà il progetto della Commissione europea di vietare l'uso di tre pesticidi risultati letali per le nostre api.
Secondo Greenpeace, infatti, se le api stanno morendo e sono sempre di meno la colpa è dell'uso massiccio e indiscriminato dei pesticidi in agricoltura.

Anche gli scienziati di recente hanno manifestato la loro preoccupazione in proposito. "Se le api sono in una situazione di crisi, di fatto lo è anche l'agricoltura", ha detto Jennifer Sass, del Natural Resources Defense Council. Non escludendo però anche altri fattori. E' probabile, infatti, che le cause siano anche altre, ma in ogni caso un divieto seppur limitato dell'uso di pesticidi, permette di tamponare una situazione diventata drammatica, dando tempo agli scienziati di trovare altre soluzioni.

La decisione di abolire almeno tre sostanze usate in agricoltura è stata presa in seguito ai risultati di un rapporto commissionato dall'Autorità per la sicurezza alimentare (EFSA) dai cui risultati è parso chiaro che essi rappresentano un grande rischio per le api. Da qui il consiglio a limitarne l' uso.
Ma non è stato per nulla semplice prendere delle decisioni. Anche se la Commissione europea ha introdotto il divieto di utilizzare per due anni alcuni pesticidi-killer per la sopravvivenza delle api, il Comitato Ue di appello riunitosi a Bruxelles non ha espresso una maggioranza netta favorevole alla proposta della Commissione, perchè quindici stati hanno votato a favore, sette, compresa l'Italia contro e quattro si sono astenuti.
Quindi l'Italia non ha accettato questa decisione europea, perchè Bruxelles avrebbe introdotto " nuovi divieti per i 'trattamenti foliari'"- è stata la giustificazione - E perchè: " La Commissione europea, pur proponendo lo stesso approccio per lottare contro la moria della api, ha tuttavia esteso la proposta iniziale con una serie di condizioni piu' restrittive nell'applicazione delle misure".
Condizioni mutate quindi che hanno oggi indotto l'Italia a votare contro nel Comitato europeo di appello anche se  il 15 marzo scorso, nel precedente Comitato di esperti europei, aveva votato a favore della proposta della Commissione europea.
Prima sì e poi no! Questo lascia abbastanza perplessi e le reazioni non si sono fatte attendere: ''Il declino delle api e' uno degli effetti piu' visibili e inequivocabili del fallimento dell'agricoltura di stampo industriale, che inquina l'ambiente e distrugge i migliori alleati degli agricoltori: gli insetti impollinatori'', afferma Federica Ferrario, responsabile della campagna Agricoltura sostenibile di Greenpeace Italia. ''E' ora di smettere di incentivare pratiche agricole intensive basate sull'uso della chimica, per investire, invece, nello sviluppo di un'agricoltura di stampo ecologico e sostenibile sul lungo
periodo''.
"Nonostante l'Italia sia tra i paesi che hanno votato contro questa decisione per motivi legati alla maggiore regolamentazione dell'uso di queste molecole - commentano all'unisono i presidenti di Legambiente e dell'Associazione apicoltori - stimiamo positivamente il fatto che il voto a favore espresso dalla maggioranza dei paesi membri corrisponda all'opinione più diffusa
tra i cittadini e gli operatori del settore europeo". E sottolineano : "Ora attendiamo fiduciosi la formalizzazione della moratoria da parte della Commissione europea".
Già la moratoria. La Commissione aveva proposto che la misura entrasse in vigore all'inizio di luglio, ma poi ha accettato di ritardarla al primo dicembre per consentire agli agricoltori di adattarsi. Senza il consenso delle api, ovviamente.
Nel frattempo chissà se le multinazionali se ne staranno con le mani in mano? Un'attesa piena di insidie.
Anche per il nostro Governo sarà questo un primo vero banco di prova. Che farà il nuovo Ministro: si schiererà a favore delle api e di tutto l'ecosistema o abbraccerà, sposandole, le motivazioni dei signori della chimica, con tanti saluti all'ambiente e alla nostra salute?