Non tutti hanno un orto, piccolo o grande che sia.
Allora perchè
perdersi d'animo?
Basta un balcone...anche piccolo, per coltivare
l'insalatina biologica per il proprio consumo.
Provateci...perchè la differenza è enorme. Vi dimostrerò che non è difficile.
Partiamo
dalle piantine. In genere si comprano al vivaio e poi si trapiantano.
Oppure si può partire dai semi di una bustina. Ma questo processo è un
pò più difficile, quindi atteniamoci al primo procedimento.
Quale insalata scegliere? Dipende dai gusti e dal periodo.
Le insalate sono di tre tipi: cicorie, che comprendono anche i radicchi, indivie e lattughe.
Alcune
varietà sono invernali: l'indivia riccia, l'indivia scarola e i
radicchi per esempio. Altre preferiscono il caldo e quindi più adatte ad
essere coltivate nella stagione che va dalla primavera all'estate. E
sono: la lattuga cappuccio, la lollo (che è tenerissima ...e c'è anche
in versione rossa) e la trocadero. Poi ci sono quelle che prediligono
l'estate-autunno e sono: la classica lattuga e l'iceberg, quella con le
foglie croccanti che fa cranch...quando si mangia
A queste poi si affiancano le erbe di campo, conosciute con i nomi di crispigne, tarassaco e borragine.
La produzione delle insalate, come vedete, può durare tutto l'anno, se si segue questo schema.
Dove coltivarle? Ecco alcuni esempi di come coltivarle in pochissimo spazio.
Avete delle cassette di vino ...o della frutta? Utilizzatele...
Oppure
si possono rimediare o comprare le grondaie che chiuse ai lati e
attaccate al muro del balcone diventano un vero vivaio...
Ed ecco l'idea più "riciclosa". Una bella coltivazione di insalate dentro le bottiglie di plastica aperte un pò e poi appese....
photo by my pinterest
Che ne dite?
Queste delle piccole idee per ora....ce ne saranno altre in seguito. Ma comnciate e ...buon orto a tutti!