giovedì 28 giugno 2012

I bei vermigli fior...

Lieta mi ha chiesto di raccontare ancora le favole. Perchè no? Vi piace la favola dell'albero dei fiori vermigli? Cosa è??? Ma è l'albero del mio orto: il melograno. Un albero antico che io adoro ( anche se non mi dà  frutti strepitosi ...ma sto rimediando!). Ho letto da qualche parte che il tipo migliore è quello del "convento" e quindi la caccia è aperta....

Un albero così bello, così luminoso e ricco...non vi fa tornare in mente Pianto Antico  ....di Giosuè Carducci?
Oops... dai allora tuffiamoci un pò nel nostro passato...

L'albero a cui tendevi
la pargoletta mano,
il verde melograno
da' bei vermigli fior, 



nel muto orto solingo
rinverdì tutto or ora
e giugno lo ristora
di luce e di calor.


Tu fior della mia pianta
percossa e inaridita,
tu dell'inutil vita
estremo unico fior,



sei ne la terra fredda,
sei ne la terra negra;
né il sol più ti rallegra
né ti risveglia amor.


 Vi ho riportato tra grembiulini e banchi?
 Ma è triste - direte voi - perchè parla del contrasto tra vita e morte! Sì è vero: è triste, ma anche nella sua tristezza quando sottolinea i colori: verdi e vermigli, non vi sembra che comunichi gioia...gioia e vita? 
A me sì.  
E quindi come fate a non dire che è:
bella...bella....bella, questa poesia?

Emozione a parte ora passiamo alle notizie spicciole e più... "terra....terra":



I rubini
Non è meraviglioso sgranarli questi "rubini"?  Io quando ero piccola ci passavo ore intere a pulirli della pellicina bianca.
Oltre che buoni, i frutti di melograno hanno proprietà astringenti e diuretiche; vengono generalmente consumati freschi e sono molto spesso usati per preparare bibite ghiacciate e per la decorazione di macedonie. Nell’industria conserviera vengono utilizzati per la produzione di succhi, marmellate, sciroppi e sciroppati.
Avete mai provato a bere il succo di melograno? 

Negli Stati Uniti va a ruba. E' buonissimo e molto dissetante.
Pare infatti che l'azione antiossidante di questo succo sia paragonabile solo a quella del Tè verde.


Lo sapete che la buccia contiene il 30% di tannini e che quindi viene usata per ricavarci un colorante giallo poi impiegato nell’artigianato degli arazzi nei Paesi Arabi?
Mica solo questo eh!  Dalle radici è possibile ricavare coloranti utilizzati nella cosmesi.
Sempre la corteccia contiene alcaloidi e quindi viene usata in medicina. Attenti perchè è  velenosa  e quindi va usata con molta cautela. I fiori invece possono essere usati in infuso contro la dissenteria. 





Ma la particolarità rimane comunque la sua fulgente bellezza. E' una pianta ornamentale molto utilizzata in parchi e giardini.....e io nel mio orto-giardino l'ho allevata ad arbusto e si eleva e protegge l'hibiscus syriacus, l'alloro e l'oleandro!

martedì 26 giugno 2012

Emilia...un vecchio e un bambino, e....fagioli da sgranare

Ho deciso, tornata a casa tardi, di raccogliere i primi fagioli anche se buio. E ne ho presi un pò anche verdi. Quando si va di corsa purtroppo qualche errore si fa. Ma a volte non ho alternative, quindi mi devo adattare a ritmi un pò diversi dai normali
Mi sono quindi accomodata sul divano e ho cominciato a sgranarli mentre in tv scorrevano le immagini dell'happening emiliano. Un gara di solidarietà che ha visto riunite parecchie persone. Mentre toglievo dal baccello le "preziose" perle ....Francesco Guccini mi riportava indietro nel tempo......

Un vecchio e un bambino si preser per mano
e andarono insieme incontro alla sera;
la polvere rossa si alzava lontano
e il sole brillava di luce non vera...


 
L' immensa pianura sembrava arrivare
fin dove l'occhio di un uomo poteva guardare
e tutto d' intorno non c'era nessuno:
solo il tetro contorno di torri di fumo...

I due camminavano, il giorno cadeva,
il vecchio parlava e piano piangeva:
con l' anima assente, con gli occhi bagnati,
seguiva il ricordo di miti passati...


 
I vecchi subiscon le ingiurie degli anni,
non sanno distinguere il vero dai sogni,
i vecchi non sanno, nel loro pensiero,
distinguer nei sogni il falso dal vero...

E il vecchio diceva, guardando lontano:
"Immagina questo coperto di grano,
immagina i frutti e immagina i fiori
e pensa alle voci e pensa ai colori


   
.....e in questa pianura, fin dove si perde,
crescevano gli alberi e tutto era verde,
cadeva la pioggia, segnavano i soli
il ritmo dell' uomo e delle stagioni..."

Il bimbo ristette, lo sguardo era triste,
e gli occhi guardavano cose mai viste
e poi disse al vecchio con voce sognante:
"Mi piaccion le fiabe, raccontane altre!"
  

                                                                       photo by me


 Fiabe, ricordi, solidarietà e buon cibo... Serata perfetta!

 

lunedì 25 giugno 2012

Orto d'artista - parte prima

Vi presento l'orto di un amico. L'orto di un artista milanese. Un artista completo che completa la sua arte nella cura del suo meraviglioso orto-giardino. Nel suo ritiro piacentino, infatti, coltiva verdure e fiori con lo stesso spirito con cui crea le sue opere.

Non sembrano esserci linee di demarcazione tra le sue varie attività.

“Nel mio giardino ci sto davvero bene”, dice. Non ci sono dubbi. Non possono esserci dubbi perchè la sua bellezza fa mancare il fiato. Fiori, pomodori, lattughe, peperoncini, cicorie, finanche i mugugnoli salentini si mischiano e si confondono con i tagete, gli iris, le aquilegie, le peonie, i nasturzi, le calendule, le rose etc.etc.
Ma una cosa per volta. Oggi ammiremo qualcosa, poi, piano, piano rientremo per poter ammirare anche i suoi fiori e i frutti dei suoi alberi.

Benvenuti nell'Eden!

Andiamo:


venerdì 22 giugno 2012

A scuola di cucina, parte seconda

Una volta preparata la sfoglia con 1 uovo e 100 gr. di farina a testa, si procede quindi alle varie lavorazioni.

Dopo le tagliatelle ci siamo cimentati a fare la pasta al forno.

Con la "nonna papera" si stendono le sfoglie molto sottili.

L'operazione merita un aiuto





Una volta stesa la sfoglia si torna in cucina per preparare la besciamella e i carciofi trifolati in pochissimo condimento e poi passati.
Ecco lo chef Mario che spiega tutti i procedimenti



Quindi si fanno bollire le sfoglie. Siamo pronti per la composizione della lasagna.


Si alternano strati di lasagna al condimento. Si aggiunge parmigiano e si passa in forno per 20 minuti circa....ed ecco il risultato





E poi? Poi si impiatta ...

  Si compone..

e si mangia.

Guten Appetit!

giovedì 21 giugno 2012

Corrono...con le piume di gallo cedrone!

Dopo le penne ...le piume!

Latina dopo aver fatto amicizia con gli alpini, quest'anno ha incontrato i bersaglieri.
Certo ancora risentiamo di quel clima di affetto e amicizia straordinario e unico, che gli alpini hanno lasciato dentro di noi e che difficilmente questa città dimenticherà.

E al di là delle polemiche che questi incontri riservano, va detto che è l'occasione giusta per conoscere e fare due chiacchiere con persone diverse ....di città diverse.

Incontri, parli, scambi pareri e ti informi...ma che piume sono queste che portate sul cappello? Sono di  gallo cedrone...e, attenta bimba...non confonderle con quelle degli alpini eh...perchè quelle sono penne!
Chiamatele quindi con i nomi giusti perchè sennò si arrabbiano.

 Prima di uscire il sabato sera ho detto...mi porto la macchinetta fotografica. Ma dovevamo incontrare alcuni amici a cena e quindi ho rinunciato...tanto c'è il cellulare.. Già non sono capace con la macchinetta, figuratevi con il cellulare. Scartate quindi le foto della sera e mi dispiace per il gruppo di Bergamo a cui avevo fatto dei primi piani...ci dobbiamo accontentare di qualcuna fatta da un amico il giorno dopo, sempre con il telefonino e al di qua delle transenne...Comunque, scegli e scegli, taglia e taglia...un'idea la danno, e questo per il mio magazine basta!











photo by Decio

venerdì 15 giugno 2012

A scuola di cucina, parte prima

Mi sono davvero divertita molto a questo corso di cucina.

Ho partecipato a due lezioni per primi piatti organizzato da Latina in Cucina.

 Anche se molto stanca, perchè di sera, posso davvero dire che ho imparato cose nuove, grazie agli chef Mario e Tommaso.

L'Associazione ora utilizza le cucine dell'hotel Victoria....una volta elegante hotel nel centro della mia città, con sala conferenze...ristorante...piscina per bambini e colonie estive...sale meeting...insomma davvero una struttura prestigiosa! E ora?


Vuoto e abbandonato!
Nella nostra città capitano spesso queste cose, purtroppo!


Ma torniamo alla cucina e alle immagini della serata. 

Per ora mi limito a documentare un solo piatto:  le tagliatelle. Prossimamente vedremo gli altri piatti che abbiamo preparato e....degustato!

Via allora...si impasta e si stende la sfoglia con il matterello.


 La sfoglia si arrotola e si taglia a strisce. Si infila il coltello dentro e....voilà, ecco le tagliatelle


 Un vassoio...


Due vassoi...

Tre vassoi.


Per condirle è stato preparato questo intingolo di funghi misti: matrimonio perfetto!


Scolata la pasta Mario spadella tutto insieme, aggiungendovi un trito di prezzemolo e olio crudo


Ed ecco il piatto finale, degustato accompagnato da un calice di vino bianco freddo... a mezzanotte passata!



Guten Appetit!

mercoledì 13 giugno 2012

Dolci frutti

In questo periodo nell'orto raccolgo anche alcune prelibatezze.

E' la stagione delle fragole e delle nespole. 
Le prime appena impiantate non ci hanno regalato molti frutti. Alcune piantine che ho messo nelle cassette si sono seccate, forse le ho innaffiate troppo.

Queste invece nell'apposito vaso di coccio che riempiono un angolo della veranda sono bellissime. J'adore!


Le cassettine in balcone le ho appoggiate a questa etagere in ferro che ho trovato in un grande magazzino. Appena l'ho vista ho pensato....è mia, mentre con una mano già la sollevavo dal banco! Il pensiero è andato subito alle fragole. Se non funziona gli troverò un'altra collocazione. Ho comprato successivamente al vivaio altri due vasi di piante più grandi e ricadenti. Le ho appese ai due lati. Bè insomma ogni tanto qualche fragola la mangiamo...ma l'anno prossimo mi organizzerò meglio



Tanta soddisfazione l'abbiamo avuta dalle nespole. 

Era ora. Per due anni non le abbiamo potute mangiare. Diventavano nere e secche e cadevano giù. Non piacevano neanche agli uccelli.

Quest'anno invece ...eccole qua:





Mentre le coglievamo, però, ci siamo accorti che l'albero era abitato...Sorpresa! Una gazza e i suoi piccoli avevano scelto il nostro albero. Che fare? Abbiamo interrotto la raccolta interna, e armati di tanta gentilezza, pazienza e delicatezza, ci siamo limitati a prendere, quando la madre andava in cerca di cibo, i frutti più esterni. 

Lo vedete il nido? 
E' nascosto dai rami e dalle foglie...e per non disturbare ho scattato a debita distanza.


photo by me