lunedì 16 gennaio 2012

Le donne e le scorciatoie

“Da grande voglio sposare uno ricco. Così faccio la signora”. Frasi così le bambine le dicono tutti i giorni perché fin da piccole l’immaginario collettivo è affidarsi a un uomo che risolve tutti i problemi, salvandoti dalle inquietudini e dalle difficoltà che la vita di tutti i giorni ti presenta. Poi cresci e ti rendi conto che di prìncipi di quella portata, in giro ce ne sono pochi. E allora cominci ad affilare le armi. E qui le strade per l’affermazione delle donne si dividono e si  diversificano.

 C’è chi imbocca le scorciatoie e chi invece percorre le strade diritte verso una meta perlopiù sconosciuta.
Comincio da queste ultime. Irrobustite da una gavetta e da una professionalità acquisita da studi e esperienze varie, queste donne affrontano il mondo con vigore e determinazione, consapevoli che il cammino presenterà tante difficoltà. Coscienti che non sempre arriveranno alla meta. Ma ci provano lo stesso. Come leonesse, imparano a non fare sconti a nessuno, neanche a loro stesse. Strada facendo perdono le sfumature: il bianco è bianco, il nero è nero. Non ci sono più grigi, pallidi celestini o ocra. Non ci sono più vie di mezzo. Rigore e inflessibilità diventano regole di vita. Peculiarità che se non stemperate da caratteri morbidi  e schietti,  per queste “leonesse” la connotazione di antipatica o …ma chi si crede di essere quella là, sono dietro l’angolo.
Antipatiche, antipatiche. Oppure maestrine, quando c’è una certa accondiscendenza.
L’abbigliamento di questo tipo di donne è essenziale: pantaloni, blazer, tailleur, camicie maschili. Le borse grandi e qualche gioiello. Comunque molto eleganti nell’essenzialità. Senza fronzoli.

Queste donne però sono ingombranti e in questo mondo, dove a prevalere è ancora il modello maschile, piano, piano, vengono emarginate.

Meglio le “yes woman”. Vuoi mettere? Donne così ne trovi a iosa. Sono molto ricercate dagli uomini di potere. E loro? Loro escono dal cilindro della zona grigia e diventano “qualcuno” senza grosse fatiche. D’altronde sono state scelte. Che vuoi di più dalla vita? L’imbarazzo della mattina è se indossare una gonna o un pantalone. Una t-shirt o una camicia. Ci aggiungo questo gioiello vistoso, almeno mi si nota! Queste donne comunque riescono a conservare una morale comune.

Poi ci sono le donne che invecehannocapitotuttodallavita, tutte pizzi, trine e occhi languidi. Sono le donne che rovinano la piazza a tutte. Alle prime e alle seconde. Si trovano subito un mentore- metafora- , brutto o bello che sia, e oplà… il gioco è fatto. Anticamere, curriculum, esperienza…che roba è?
Il mondo è loro.
EVVAI!!!!   


8 commenti:

  1. Fantastica e cruda osservazione della realtà! Hai ragione la donna tipicamente da film degli anni '50 è quella che alla fine vince sempre con la maggior parte degli uomini..perchè è dolce,servile, molto femminile, ha un piglio dimesso e remissivo(ma solo di facciata)....ma io non ce la farei ad essere così !!!
    Comunque si, sei hai un tuo modo di pensare ben definito in testa,vai avanti anche da sola,sei un pò mascolina,diciamo in alcuni aspetti,allora metti paura e non sei femminile.Nell'altro caso vieni vista più come una gatta morta approfittatrice...diciamo che lo stile da " mamma" sembra sempre quello vincente ..e poi dicono che le donne non sono più avanti degli uomini???!!!! Mi perdonino gli uomini ma io appartengo a quelle che esprimono il proprio cervello... Ciao, Barbara

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    1. Sapessi quante ne ho viste in giro...Barbara di gatte morte senza opinione e poi....improvvisamente arrivate in posti dove mai avresti pensato arrivassero.

      Tu però....perchè loro invece sapevano già!!!

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    2. Io so solo che vedo che mi affanno tanto per farmi apprezzare così come sono e poi arriva l'ochetta di turno che ridacchia e fa la carina e riesce a nascondere tutta la serietà e l'impegno che ci posso aver messo in qualcosa...ma non cambio...voglio dormire contenta la notte di come sono! Bel post Mariassunta!
      p.s. Mari si esce molto presto dal mercato a quanto mi è già da vedere....!

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    3. lo sai no Barbara che una donna per farsi apprezzare fatica il doppio o il triplo di un uomo?

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    4. lo so, ho già potuto sperimentare questa cosa,ma anche quella delle gatte morte!!!!Chissà tu quante ne hai viste...però che tristezza!!!

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    5. io sono andata sempre avanti con il mio curriculum per fortuna....ma quante ne ho viste, in barba alle varie pari opportunità....trovarsi le loro di opportunità!!!

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  2. Si le gatte morte sono quelle più pericolose...
    perchè le panterone,sono smaccatamente affamate e in cerca di prede maschile...
    invece le gatte morte sono quelle pericolose,quelle che odiano le altre donne e sono sempre in competizioni e cercano di ottenere i favori maschili anche solo per fare dispetto alle altre donne...
    io non sono nessuna di queste...quando lavoravo somigliavo più alla prima,ora forse più alla seconda categoria...
    anche se non sono più sul "mercato"...
    ciao
    Mari

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    1. Le terze sono davvero terribili. Le ho viste avanzare "miracolosamente" in tutti i campi: sindacato, giornali, uffici, etc. Si affidano al "mentore" uomo....chiamiamolo così e fanno carriera!

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