mercoledì 1 febbraio 2012

Fiori da tutto il mondo per una pregevole donna di scienza

Due anni fa, quando ci hai improvvisamente lasciati ad appena 50 anni, sono arrivati per te fiori da tutto il mondo. Da quel mondo della ricerca e della sperimentazione, che giravi continuamente per conto di una grossa  Azienda di ricerca  internazionale di cui eri contemporaneamente manager e ricercatrice genetica. 
Ti ricordiamo, le tue amiche ed io, con le parole con cui ti abbiamo salutato.....

Rigore e precisione. Altruismo e disponibilità. Intelligenza e curiosità. Queste le tue caratteristiche principali nella vita e nel lavoro. Un lavoro intenso e pieno di soddisfazioni che ti portava spesso all’estero e che ti ha fatto molto apprezzare, ovunque tu andassi. Un lavoro diviso tra serre e provette per creare sempre nuovi ibridi di pomodoro. Che soddisfazione quando realizzasti il primo ibrido e l’Azienda americana di allora, ti premiò con un aumento di stipendio. Scoprii in quel caso il vero significato della parola meritocrazia, a noi sconosciuta, ora come allora. Da allora in poi tanti i successi professionali, e la tua azienda di oggi, la multinazionale Monsanto, riconoscendo in te un grande impegno professionale e una notevole capacità,  ti ha promosso manager, con l’incarico di sviluppare nuove varietà di pomodori nel bacino del mediterraneo, permettendoti così di occupare, all’interno del team europeo, una posizione di grande prestigio.
Provette, serre e trolley la tua quotidianità, che comunque non ti riuscivano a distogliere da quello che invece era il tuo impegno centrale: la famiglia. Ti occupavi di tutti: marito, figlie, genitori e nipoti, senza distinzioni e allo stesso identico modo. E senza dimenticare le tue amiche preziose, che così ti hanno salutato:
 “Chi ti ha conosciuto, chi ha avuto l’opportunità di incontrarti…non può che ricordarti. Salienti i tuoi tratti caratteriali, condivisi dai tuoi cari, dagli amici e dai colleghi di lavoro. La tua presenza sarà con tutti noi, tanto è stata preziosa, colmando momenti difficile e sereni. La tua perspicacia nell’intuire e nel fiutare l’ordine o il disordine della vita altrui ti trasformava in segugio, pronta a mettersi in moto per organizzare il dafarsi. Con rigore scientifico affrontavi ogni situazione, dalla più complessa alla più semplice, prospettavi soluzioni calcolando ogni margine di errore. Non lasciavi nulla alla libera interpretazione quando si parlava di impegno e di rispetto, le tue priorità erano la coerenza e la disponibilità. La tua forza d’animo la esercitavi in ogni contesto: in famiglia, al lavoro, con gli amici e al Centro Donna, impegno quest’ultimo a cui non avresti mai rinunciato, forte in te era il credo della non violenza e del diritto paritario. Ci hai lasciato senza un preavviso, in punta di piedi, ma la tua orma è indelebile in noi, ed è così profonda che abbiamo paura di solcarla”.

Ecco il saluto di Lilliana:

"Alla grande maturità della sua intelligenza, al pudore con cui ha  vissuto il suo valore di donna di scienza,      alla lucida serenità con cui guardava il mistero dell'esistenza, al distacco che ha sempre  mantenuto nei confronti di ogni principio di autorità a cominciare da sé, alla sua inesausta curiosità, alla generosità con cui ha agito il suo rapporto col mondo pubblico e privato, alla sua pratica quotidiana dell'aureo principio secondo cui bisogna sempre operare col pessimismo dell'intelligenza e l'ottimismo della volontà, alla forza testarda con cui ha difeso il proprio diritto ad essere riconosciuta nella sua identità di donna, alla tenerezza inesausta con cui ha riscaldato coloro che ha amato, e  alla sensibilità attenta e discreta con cui ne ha seguito e accompagnato i percorsi, all'amore vigile e trepido con cui ha protetto le sue bambine e Lino, all'intima fragilità di essere umano consapevole,  mostrata in tutta la sua disarmata schiettezza nei momenti di  confidenza, a tutto questo e a tanto altro ancora, un fiume di immagini che si ingolfano senza che sia  possibile  trovare le parole,  dedico ancora una volta il ritratto  di Maria Rita,  quello che le dedicai, nel comune immenso amore per Emily Dickinson, per i venti anni del “Centro Donna Lilith, la radice profonda della nostra amicizia e della solidarietà verso noi stesse e verso il mondo

Maria Rita
C’è una piccola Emily
Che conosce ogni fiore
E il nome di tutte le farfalle
Guarda attenta ogni bruco
E silenziosa e sola
Ordina le foglie gialle
Nel suo quaderno      Così  trova l’eterno

C’è una piccola Emily
Col volto pensieroso
Con lo stesso quaderno
E quel meticoloso
Provare a fare ordine
Nel mistero dell’essere
E tiene fermo il polso
Per ogni situazione
Come si regge il filo    Legato a  un aquilone




Per amor tuo Maria Rita e spinte dalla forza della tua memoria noi tutti andremo dietro a quell'aquilone. Ciao cognatina, non ti dimenticheremo mai.

Nessun commento:

Posta un commento