Sei felice? Ha chiesto Cameron agli inglesi. La domanda è importante, perchè misura la soddisfazione di un popolo. Se lo chiedessero a me...direi subito di no. E se lo chiedessero a voi? Io non me la sento di dire sì...in mezzo a tanta incertezza economica, politica, sociale e a questa assoluta mancanza di valori. Che noi italiani siamo un popolo infelice e vecchio l'ho percepito chiaramente da quando, con mio marito, andiamo periodicamente negli USA. Ebbi modo di notarlo in una situazione davvero particolare che a noi avrebbe fatto perdere il controllo dei nervi da parte di tutti, e ....sclerare, come si dice.
A causa di un tornado rimanemmo fermi per quasi una notte nell'aereoporto di Philadelphia, in attesa di prendere la coincidenza per Saint Louis. In queste lunghe ore di attesa ho avuto modo di osservare i comportamenti degli americani. Vivevamo secondo i miei parametri, un problema grosso come una casa e lì, invece, tutto filava a perfezione. Tutto era sotto controllo. Le hostess davano informazioni al banco con gentilezza e tranquillità assoluta....i passeggeri in fila per cambiare voli e orario erano composti e tranquilli a loro volta. Ogni tanto si scambiavano battute e ridevano.... Nessuno aveva fretta o ...dava segni di scompenso cerebrale. Quei molti che erano seduti intorno a me facevano amicizia e chiacchieravano tra loro. Chi leggeva...chi lavorava a maglia...chi seduto in terra lavorava o giocava al computer...chi mangiava bustone di m&m o patatine. Insomma...era una situazione di assoluta normalità. Non vedevo "schizzati" in giro, e soprattutto ..." non c'erano carabinieri, o qualsivoglia forza pubblica, che qui da noi devono sempre intervenire per placare gli animi"! Possibile?
Ebbi modo di notare anche dopo che questi comportamenti non erano affatto eccezionali... ma la norma. Beati loro si vede che sono più felici di noi. D'altronde perchè non dovrebbero dal momento che la sanità funziona....le scuole funzionano...i servizi funzionano....e tutto funziona? Noi ogni mattina facciamo come il leone o la gazzella che appena sorge il sole in Africa cominciano a ...correre! Loro per non morire di fame....noi per conquistarci ogni volta quello che già ci è dovuto!
in questo post, secondo me, ci sta bene l'areo con cui Lindbergh ha fatto la traversata dell'Atlantico (Art Museum di St. Louis). O no?
già.......Buona giornata..un bacio Anna
RispondiEliminaforse sono più sereni....più fiduciosi sul futuro...la felicità è un'altra cosa....è fatta di attimi...credo, almeno:-)
RispondiElimina... vero tutto, ma non dimenticare che molti dei servizi perfetti, efficienti e funzionali sono privati e si pagano (cari, molto cari)... e, anche, che non tutti gli americani possono permetterseli (quelli che prendono l'aereo, probabilmente si...)
RispondiEliminaCiao Anna, amica preziosa e grazie......
RispondiElimina@Rita, forse sono più fiduciosi perchè partono da una base, che è quella dei diritti...sicura
@shanta, hai ragione a dire che lì i servizi si pagano e pure bene, aggiungo io. Ma io dico che noi perdiamo energie e conquistarci giorno per giorno i nostri diritti...lì invece i diritti, le regole, ma anche i doveri ci sono e vengono rispettati da tutti. A partire dal pagare le tasse.....
Mari io ti devo parlare lo sai che cliccando sul tuo profilo mi indirizza ad un altro link
RispondiEliminahttp://unadonnaincorriera.blogspot.com/
ha lo stesso titolo del tuo blog ma è un'altra persona!
Una certa Ely
non capisco come sia possibile
Grazie Mari, apposta linko il mio blog....perchè ce ne sono di simili. Ciao
RispondiEliminaBellissimo articolo, ti fa capire come siamo schizzati noi e come i film a volte distorcono la realtà...
RispondiEliminagrazie Mike...hai proprio detto bene....noi siamo schizzati...lì vivono con tempi diversi dai nostri
RispondiEliminaCiao