Quinta intervista de...l'anima dei blog!
Dai Riccardo...allora sei una celebrità. Dico questo perchè recentemente in un tuo post hai scritto che…in fondo …in fondo tutti vogliamo sentirci delle celebrità. "Vogliamo che la nostra opinione sia ascoltata, vogliamo fare tendenza, vogliamo convincere le masse. Vogliamo che le persone siano interessate a quello che diciamo. In due parole: vogliamo interviste”. Eccoti allora accontentato Riccardo. Ma ... dai scherzo. La mia intervista era già programmata! Però siccome mi piace quello che hai scritto l'ho voluto riportare per far capire a tutti quanto siano importanti questi appuntamenti de....l'anima dei blog!
Per prima cosa una domanda che potrebbe sembrare banale ma necessaria e perché tutti sappiano chi sei. Io conosco un po’ del tuo background Riccardo, perché amici di blog,…ma forse è meglio che ti presenti da solo. O no?
Voglio iniziare precisando che non mi sento una celebrità. Sono un blogger, scrivo quello che vedo e quello che sento. Mi concentro sul lavoro (sono un copywriter freelance) ma mi piacerebbe ampliare gli argomenti. Se solo avessi più tempo...
Tu tieni molto all’aspetto tecnico del blog…ma molto anche alla comunicazione. Secondo te quanto incide l’uno in un blog e quanto incide l’altra?
50 e 50. Un blog tecnicamente perfetto senza un buon blogger alle spalle rimane un contenitore vuoto. Un vulcano di idee, senza un blog flessibile e affidabile non può esprimere al massimo il suo potenziale.
Perché secondo te improvvisamente una persona decide di aprire un blog? Perché questo bisogno ormai molto diffuso di comunicare ogni cosa della propria quotidianità? Non basta Facebook o Twitter?
Aprire un blog vuol dire mettersi in gioco, rischiare tanto ma anche avere uno spazio personale per esprimere la propria opinione. Ecco, questo è il motivo che mi spinge a scrivere quasi ogni giorno sul mio blog: dare il mio punto di vista. E solo uno strumento come il blog ti permette di farlo al massimo. Facebook e Twitter sono fantastici, ma hanno dei limiti evidenti.
Quando un blog può dire davvero di aver raggiunto un successo? Quando si contano tanti contatti…quando si iscrivono tanti followers o quando ci sono tanti commenti?
Un blogger schiavo dei numeri perde di vista il suo scopo ultimo. Scriviamo per interagire con gli utenti, per centrare un obiettivo, o semplicemente per raggiungere vette sempre più alte su Google Analytics? Meglio avere 100 commenti inutili o 10 attenti e ragionati? Tutto dipende dal nostro scopo!
Parlaci dei guest blogger. Il fatto di poter ospitare dei post di altri, quanto piace a chi legge un blog?
I guest post sono una sezione fondamentale di un blog. Si basano su un concetto win-win: io ci guadagno un contenuto di qualità e tu ricevi dei link e ti fai pubblicità. Conviene ad entrambi, ma scrivere per altri blog richiede tempo e impegno. Ai lettori fa piacere leggere una firma diversa, ma bisogna mantenere alto il livello degli articoli per non deluderli!
Secondo te c’è una comunicazione particolare da adottare in un blog…o va bene qualsiasi tipo di comunicazione?
Dal mio punto di vista la comunicazione in un blog deve essere personale, a tu per tu con il lettore. Via i formalismi e il linguaggio inamidato: bisogna parlare al lettore come ad un amico di vecchia data.
Hai scritto sempre nel tuo blog delle guide…su come avere successo….su come creare i post…insomma hai dato tante indicazioni ( anche molto tecniche) ai vari blogger. Hai avuto delle risposte a questa tua iniziativa?
Sicuramente vedere che ci sono blog che ti seguono e che crescono rappresenta una bella soddisfazione. E poi credo che si debba scrivere per tutti, per gli utenti più smaliziati ma anche per i principianti: tutti hanno diritto al web!
Ci dai una “dritta” su come fare un blog di successo?
Te ne lascio tre: aggiornarsi, osare e non mollare mai. Per portare avanti un blog non devi mai lasciarti sopraffare dalle delusioni delle statistiche che non salgono, dei commenti che non arrivano e della creatività che non ti suggerisce l'articolo vincente. Ci vuole tempo...
L’ultima domanda è molto…molto personale e, Riccardo non puoi non farlo. Capri è Capri. E non è che tutti i giorni si incontrano persone che vivono lì. Descrivici, facendola immaginare anche a noi, la tua bellissima isola. Raccontaci dei suoi profumi….dei suoi rumori…che poi sono quelli del mare e delle barche…ma anche dei suoi colori. Se un giovane rimane a vivere dove è nato …sarà sicuramente rimasto stregato dal luogo dove ha scelto di continuare a vivere!
Sono andato via da Capri per studiare, ho vissuto 5 anni a Roma ma poi sono tornato per lavoro. Ma anche per godermi un'isola che aveva ancora tanto da darmi. Quando sei giovane hai voglia di fuggire dalle piccole realtà, ma poi l'esperienza ti permette di osservarle con un occhio differente.
Quello che dici è vero soprattutto se la piccola realtà si chiama Capri, un luogo dove puoi sederti a pochi tavoli dal tavolo di una star di Hollywood senza rinunciare alla bellezza verace di un'isola del Mediterraneo.
Capri è così, vezzosa e mondana ma... mantiene ancora un cuore brullo.
Il sito di Riccardo Esposito è: http://www.mysocialweb.it/web-writer/
Molto molto gradevole questo tuo post!Sinceramente ...non conosco Riccardo(ora farò un salto da lui),ma le cose che dice sono interessanti,da non sottovalutare,anzi,da tenere bene in mente!cos'altro dire?ah sì,grazie per queste tue domande... Lieta
RispondiEliminaCiao Lieta... sì Riccardo dice cose interessantissime sul linguaggio e sulla comunicazione di un blog, che io condivido. Fare un blog deve essere relax e divertimento...e non uno strumento di stress e di ansia!
EliminaBaci
M.
Ciao Mariassunta.
RispondiEliminaHo letto e sono andata a vedere il blog di Riccardo.
Trovo molto interessante l'idea delle tue interviste mediatiche!
Grazie. Ciao. NI
Ciao Nl...grazie, sono contenta che ti piacciono, anche perchè piene di spunti.
EliminaNe ho in mente tante altre. Non è aggregazione questa?
Ciao
M.