venerdì 20 aprile 2012

Good trip in Stratford on Avon

Ho un ricordo fantastico delle due estati passate a lavorare e studiare a Stratford upon Avon, la città natale di Shakespeare, città in cui tutto è accentrato su di lui e dove tutto si muove intorno a lui.
Qualcuno ha visto il film "Shakespeare in love"?
E' passato un bel pò di tempo ma questo amarcord mi entusiasma e mi avvince. Allora mi piace portare anche voi nei luoghi più rappresentativi di questa bellissima e caratteristica cittadina, con la speranza che possiate apprezzare questo mio viaggio all'indietro del tempo. E che anche voi possiate emozionarvi alla vista di questo delizioso villaggio dalle caratteristiche case di legno in stile Tudor.

E allora benvenuti a Stratford

La cittadina, che si trova nell'Inghilterra centrale, ha più di 20mila abitanti, è collegata molto bene a Londra e Birmingam, ed è visitata da tantissima gente.

L'Avon è il fiume che l'attraversa e sulle sue rive c'è il Royal Shakespeare Theatre 


Il fiume è navigabile con questi battelli


La chiesa che si trova in fondo al teatro è la Holy Trinity Church, dove Shakespeare venne battezzato.

Dovete sapere che sono molte le case da visitare riferite a Shakeaspeare e alla sua famiglia.

Ecco la sua casa natale in Henley Street, dentro è stata riammobiliata.


Questa la casa della figlia Susannah


E questo l'affascinante e caratteristico Anne Hathaway's Cottage, la casa della moglie


fuori città c'è poi la casa della madre, c'è quella in cui è cresciuto. Insomma un bel tour. 

Ma vediamo il centro della cittadina, dove ci sono molte case come queste ...

 la Chapel Street


 Guardiamo bene la Holy Trinity Church. Una sera con il gruppo di amici andammo a visitare il cimitero che rimaneva aperto anche di notte.  C'era un professore di Roma amante dell'occulto, e che girava sempre con un pendolino. Era un pò fissato con queste cose, ma noi non lo prendevamo molto sul serio. Certo fu una passeggiata un pò lugubre, ma quando si è giovani si fanno cose che solo a ripensarci...



A Stratford sono andata con una mia amica.  Inizialmente abbiamo lavorato in un bellissimo hotel un pò in periferia. Poi siamo andate a servire ai tavoli del Riverside Restaurant, un ristorante con sala da tè e bar, molto centrale e che si trova davanti al fiume e al teatro. Il pomeriggio andavamo a lezione di inglese da una signora che ricordo ancora come si chiamava, sposata a un italiano. E la sera ci incontravamo tutti noi italiani nel bar di un signore di Parma, a ingozzarci di cappuccini e brioche.

Questo il monumento del parco, proprio davanti al "nostro" Riverside


davanti al fiume e al teatro e sulla stessa strada del Riverside  c'è il The Black Swan, conosciuto localmente come the Dirty Duck (l'anatra sporca), un pub che veniva frequentato dagli attori dopo gli spettacoli e dove noi andavamo ogni tanto a bere il sidro


Ed eccolo l'ex Riverside...ora nella parte centrale c'è un ristorante italiano, mentre, in Sheep Street, quelle due finestre più alte erano la nostra camera da letto. Sotto le due finestre, c'era il bar del Riverside. Ora c'è un ristorante indiano


Ciao

10 commenti:

  1. mamma mia che meraviglia e che invidia!

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  2. grazie per aver risvegliato ricordi di gioventù, che luoghi incantevoli...e la gita nel cimitero dove la metti? Io mi sarei divertita tantissimo...
    buon fine settimana!

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  3. Ciao Mariassunta.

    Questi "revival" fanno bene al cuore ed all'anima...un pò meno d'accordo con Cinzia sul cimitero...ma è opinabile! ;o)

    ...buon w-e! ;o) NI

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  4. un tour invidiabileee! e il giro al cimitero...fichissimo!!!
    a presto lieta

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  5. Un viaggio davvero interessante...grazie
    Mari

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  6. Complimenti carissima!
    Per la stupenda promozione di Stratford che mi ha fatto emozionare....
    Quando programmiamo un viaggetto da quelle parti per rivivere quei momenti indimenticabili?? Il solo pensiero mi mette già di buonumore.
    Un bacione
    Elvira

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  7. Deve essere stata una esperienza bellissima!!!
    ... noi ci accontentiamo de tour virtuale, purtroppo!!!

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  8. Del giorno della partenza ho ancora un nitido ricordo dell'aeroporto di Fiumicino e dell'aereo della "Bea" che vi portava in Inghilterra.

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